SPAZI NEI MUSEI PER LABORATORI DI ARTISTI AUTISTICI
Un’altra esigenza emersa durante la conferenza stampa è quella di creare spazi laboratoriali per gli artistici autistici all’interno dei musei italiani. E la necessità di formazione per gli educatori museali che possano lavorare al fine di realizzare questo obiettivo. Perché il museo, come la scuola, ha sottolineato la curatrice della mostra Cristina Bucci, «rappresenta uno spazio di inclusione sociale e culturale dove creare ottime opportunità di incontro».
Avremo ancora modo di parlare di “l’arte risveglia l’anima”. Intanto invitiamo tutti a venire al vernissage di venerdì 9 giugno ore 18.30. Molti dei lavori degli artisti “risvegliatori di anime” sono ispirati ai grandi artisti di ogni tempo – da Giotto a Caravaggio, da Fattori a Chagall, da Mondrian a Marino Marini – altre tele invece sono nutrite di pura fantasia o elementi autobiografici e si offrono come rappresentazioni intense dal sapore fiabesco o immaginifico. Tutti hanno messaggi da comunicare a chi li vuole cercare, rivelano intuizioni, universi da esplorare, punti di vista intriganti, effetti perturbanti, passione “realizzando – come scrive Giuseppe Maurizio Arduino nella prefazione del bellissimo catalogo che accompagna la mostra –il miracolo della condivisione, così difficile per le persone con autismo, ma così complicata, nella società di oggi, anche per gli altri”.
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